"quando avremo ottanta anni, avremo probabilmente imparato tutto dalla vita .
Il problema sarà ricordarlo"

26 maggio 2019. Zion National Park

Alle 5 siamo già svegli, Gigi per il mal di testa, io per la luce dell'alba che ci circonda. Siamo nel Parco Nazionale di Zion. Nonostante tutto ci godiamo un alba meravigliosa.
Intorno a noi non solo le maestose montagne ma molti daini che vengono  a curiosare tra un brucare e l'altro. Questa visione ci rincuora anche se siamo infreddolito e abbastanza stanchi per la nottataccia. Mangiamo due cosucce della nostra scorta viveri e alle 7.00 siamo pronti per la nuova giornata. Il Visitor Center è ancora chiuso, apre alle 8.00 ma fortunatamente un giovane ranger ci dà alcune informazioni sui vari sentieri e i trekking fornendoci anche di mappa. Intorno a noi una marea di gente, sveglia e pimpante dalle 7 del mattino, pronta a zompettare per i sentieri, come fosse
mezzogiorno.  Decidiamo di intraprendere un trekking di media difficoltà, suggerito dal ranger: il Watchman Trail, un punto panoramico ai piedi di una montagna sovrastante che sembra appunto un guardone. Il percorso è a bastone, dura circa 2 ore ed è lungo 4 km, molto affascinanti I paesaggi che si aprono davanti a noi. Sono le 10.30 e siamo di nuovo al Visitor centre da cui parte lo shuttlebus, la navetta, che tocca diversi punti nei quali si può scendere o risalire per intraprendere o concludere i percorsi del parco. Deciso, si va sulla navetta per fare alti due trekking che poi diventeranno tre. Scendiamo al denominato Stop numero 6 (Grotto) per fare un trekkinetto di meno di un km e raggiungere poi il punto 5, che si chiama "Low Emerald pool trail"(camminata della parte bassa della piscina di smeraldo), una camminata facile di circa 1 km e mezzo sul costone della montagna che arriva ad alcune cascatelle, sotto le quali ci facciamo bagnare e facciamo le nostre belle fotografie.
Al rientro, non paghi della stanchezza finora accumulata, invece che riprendere la navetta dal punto 5 per tornare a valle, prendiamo un sentiero che fiancheggia il fiume. Questo si rivelerà lungo, circa un'ora per riprendere un ponticello che porta direttamente allo stop n. 4 da cui riprendere la navetta. Siamo esausti: mal di testa, caldo e il poco dormire si fanno sentire. Sono le 14.00 e decidiamo di lasciare il parco per oggi ma domani ci rifaremo con un altro bel percorso "Angel's Landing Overlook Trail, che sembrerebbe di alta difficoltà e di vista mozzafiato. Andiamo a dormire nella cittadina di St George dove abbiamo trovato (connessione e week end permettendo) una camera per 67 dollari, con colazione, nell'hotel Quality Inn South Bluff. Percorriamo i 68 km che ci separano da un lettone e una doccia arrivando all'hotel. È molto grande, dotato di diverse sistemazioni, con camere enormi e confortevoli, come la nostra (una queen size non fumatori ovviamente ) compreso la piscina. Scopriremo poi che anche la colazione è eccellente.
Finalmente calduccio, docciona e relax. Si va a cena in un locale americano che più americano non si può il TEXAS Roadhouse. Entriamo ed è già un programma: un saloon moderno pieno di gente e arachidi da sgranocchiare nell'attesa del posto a sedere. Schermi dappertutto con partite di baseball, thai boxe, golf e formula uno.; intorno tavoli di legno e gente gioiosa che  mangia...anche noi ora mangeremo: BBQ ribs e patate, pannocchia grigliata, pane al burro e due birre, il tutto per 30 dollari...American STYLE

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