"quando avremo ottanta anni, avremo probabilmente imparato tutto dalla vita .
Il problema sarà ricordarlo"

12 DICEMBRE 2018 - 08 AGOSTO 2019

CE L'ABBIAMO FATTA!!!


Finiamo qui il nostro lungo viaggiare, di ben otto mesi, fatto di viaggi nel viaggio. Finisce qui la realizzazione di un sogno nel cassetto. Quanto spesso ci siamo detti "Ah, se potessimo, prenderemmo lo zaino in spalla e via, senza mete, senza tempo, per il mondo" Beh, l'abbiamo fatto.
Quanto spesso i comuni mortali se lo ripetono, quanti spesso non potranno farlo mai purtroppo, per motivi tangibili e concreti ma anche per poca capacità di adattamento o, forse, poca curiosità nei confronti del mondo; spesso tra il dire e il fare.... Beh, noi tra il dire e il fare, l'abbiamo fatto! Le mete erano le uniche certezze, i tempi, scanditi soltanto dalla durata del visto dei paesi ospiti, tutto il resto gestito dalle circostanze fortuite. Un magone ci assale nel pensare a quanto sia veloce e fugace il tempo; otto mesi, volati via come il battito d'ali di una farfalla. Otto mesi intensissimi durante il loro evolversi, a volte anche duri ma ora solo un bellissimo ricordo. La memoria però non ci aiuta; certe cose che abbiamo fatto soltanto 5, 6, 7, 8 mesi fa sembrano così lontane e ci rimangono ovviamente impresse soltanto le ultime esperienze. Il nostro diario ci supporterà in questo, manterrà vivi i ricordi e ci accompagnerà per sempre con le nostre memorie scritte. Probabilmente in questo momento non ricordiamo il nome di quel tempio o di quella spiaggia, ma rimangono sicuramente impresse le persone, il modo di ricevere un estraneo, il rispetto, l'ospitalità o la chiusura di alcuni. Ora si torna a casa, con la consapevolezza, più marcata di prima, di quanto sia interessante viaggiare e accomunarsi e condividere modi e culture di altri paesi. Si torna a casa, il luogo simbolico che rappresenta un rifugio, il nido protetto in cui abbassare le proprie difese, essere se stessi; in cui si sa esattamente come muoversi; in cui si parla la stessa lingua; in cui ci si capisce reciprocamente perché quelle sono le nostre origini, la narrazione della nostra storia, quella che deve essere sempre presente a noi stessi. Si torna a casa ma..."la casa dov'è? La casa è dove poter stare in pace", cantava Jovanotti nel brano dal testo meraviglioso, l'importante è star bene insieme e in pace e in armonia con tutto ciò che ci circonda. Siamo felici di tornare in una bella terra, il nostro nido, una delle più belle al mondo. Abbiamo capito però che dal nido bisogna essere pronti a volare via, per poi tornare sempre e non dimenticare mai, ma  volare via spesso, se si può, per essere più consapevoli di ciò che ci circonda e di ciò che siamo. Ecco perché per noi la casa ora è il mondo. Porteremo sempre con noi la nostra terra; è nel nostro DNA, nei nostri geni, nel cuore, ma il mondo è davvero immenso e ci ridimensiona, ci "rimpicciolisce", perché alla fine non siamo niente; siamo un granellino, spesso malconcio; siamo una minuscola parte di questa "grande casa". Con l'augurio che ognuno di voi possa, un giorno, capire questo piccolo banale messaggio e possa aprire la finestra, vi ringraziamo per averci seguito, chi più chi niente. Mantenere alta la curiosità per le cose che ci circondano è il motore della vita; noi, di nostro e nel nostro piccolo, cerchiamo di mantenerla sempre viva nei confronti del mondo; mondo, grande casa, che speriamo di ritrovare presto, molto presto.

THAT'S ALL FOLKS!

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